Audiometria
L’audiometria è una metodica grazie alla quale è possibile eseguire una valutazione della capacità uditiva di un individuo. Attraverso l’esecuzione di un esame audiometrico, infatti, il tecnico audiometrista è in grado di determinare quella che viene definita come la “soglia di minima udibilità” del paziente; ciò permette di individuare la presenza di eventuali anomalie e deficit uditivi che dovranno poi essere comunicati al medico tramite compilazione dell’apposito referto.
La diagnosi di un’eventuale ipoacusia e/o sordità, invece, spetta solo ed esclusivamente al medico otorinolaringoiatra e non all’audiometrista.
L’esame audiometrico dev’essere svolto in un luogo in cui il paziente non possa essere distratto da altri rumori “di fondo” che potrebbero essere presenti nell’ambiente circostante.
I risultati dell’audiometria devono sempre essere interpretati in funzione dell’età del soggetto. Infatti, è bene ricordare che con l’avanzare dell’età – a causa della degenerazione delle strutture uditive correlata ai naturali processi di invecchiamento – un certo livello di ipoacusia può anche essere considerato normale (in questi casi, solitamente, si parla di presbiacusia).
Sostanzialmente, possiamo affermare che esistono tre diverse tipologie di audiometria: tonale, vocale e ad alte frequenze.